Antitumorali e chemiopreventive, antidepressive, antiossidanti, analgesiche, antinfiammatorie, cardioprotettive: è per queste proprietà che le crucifere meritano di rivestire un ruolo di spicco nell’alimentazione di ciascuno di noi, nei periodi in cui questi vegetali sono di stagione.
È arrivato l’autunno. La zucca è uno dei simboli principali di questa stagione per quanto riguarda gli ortaggi da portare in tavola. In realtà l’autunno ci offre anche molto altro.
Ad esempio tra i prodotti di stagione dell’autunno e poi dei mesi invernali troviamo tutta la famiglia delle crocifere.
Chiamate anche brassicacee, si contraddistinguono dai fiori a quattro petali disposti a croce, da cui deriva il nome. Alcuni esempi sono piante selvatiche e spontanee come crescione, ravanello, rucola e senape, ma ci sono anche le moltissime varietà di cavolo: cavolo verza, cavolo rapa, cavolo cappuccio, cavolo romano, broccolo, cavolfiore, cavolini di Bruxelles. Anche dal punto di vista cromatico esiste una grande varietà: cavolo nero, cavolfiore viola o bianco, broccolo verde, viola, rosa o arancione.
Perché hanno questo odore deciso e sgradevole? Ecco spiegato perché le crucifere emanano un odore così deciso e sgradevole quando le si cuoce. Tutta “colpa” del sulforafano: un fitocomposto contenente zolfo al quale viene attribuita una potentissima azione antiossidante.
Curiosità: lo sapevi che i cavolfiori e i broccoli contengono più vitamina C delle arance?
Ecco alcuni degli ortaggi coltivati nel nostro orto dai nostri utenti ed educatori: